Roma – E’ virale il nuovo video sugli scontri avvenuti nella Capitale sabato scorso, tra poliziotti in tenuta antisommossa e manifestanti. Che la violenza fosse routine in questo tipo di eventi è già assodato, soprattutto quando tra coloro che danno un senso alla protesta s’infiltrano gruppi estremisti che rendono inevitabile lo scontro. (LEGGI: Corteo 2013 tra vandalismo e scontri con le forze dell’ordine) Tuttavia, l’episodio odierno lascia molto più del semplice stupore nei cittadini italiani: stavolta la violenza è stata perpetrata da poliziotti in tenuta antisommossa ai danni di un giovane manifestante, indifeso.
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Nel video visionabile in basso è chiara la dinamica dei fatti: il giovane, in felpa bianca, è a terra e tenta di ripararsi il volto coprendosi la testa con le braccia. Attorno a lui, rannicchiato a terra e tremante, un gruppo di poliziotti in tenuta antisommossa si avvicinano, lo circondano e cominciano a pestarlo a sangue. Le immagini che mostrano la serie di calci, pugni e manganellate sono chiare, nonostante chi sta registrando il filmato si tenga a debita distanza dalla scena. Eppure, sta indignando l’intero web la testimonianza di questa barbarie inaccettabile da parte proprio di rappresentanti della legge italiana (per di più, protetti ed armati contro un civile indifeso).
Ormai, la Capitale sembra fuori controllo, tra gli atti di vandalismo più sfrenati della movida, i crimini commessi da un’apparente negligenza sanitaria ed i cortei, puntualmente fallimentari. Questi eventi non cessano di rivelare, più che la volontà di autoaffermazione di un popolo stremato, il bisogno di un’autorità capace di limitare la potenza autodistruttiva della popolazione e garantirne al contempo la piena espressione dei diritti. Non è un caso che fenomeni come l’espansione del vero e proprio “dominio” delle comunità rom nella Capitale come in tutta Italia non possano essere fermati dalle autorità, aumentando puntualmente il disagio vissuto dai cittadini.
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